Primo maggio - S. Giuseppe lavoratore. Il segreto per santificare il lavoro

I° maggio - S. Giuseppe lavoratore

Il segreto per santificare

il lavoro

1° maggio. Un giorno che racchiude in sé diversi significati, anche se ha finito per prevalere, dal 1889 in poi, quello della Festa dei Lavoratori, nata in seno al Congresso di Parigi che inaugurò la Seconda Internazionale. Si volevano allora ricordare i sanguinosi fatti di tre anni prima a Chicago, quando i sindacati proclamarono lo sciopero per ottenere la riduzione della giornata lavorativa a otto ore. Non bisogna però dimenticare che il 1° maggio 1955 Pio XII istituì la Festa di San Giuseppe lavoratore, per dare al mondo del lavoro il suo patrono, il suo protettore davanti alle nuove problematiche e alle nuove sfide che la società del dopo guerra stava affrontando con il boom economico.

Per questo con alcuni colleghi e amici della Giotto abbiamo pensato ad una iniziativa da fare assieme il 1° Maggio Festa dei Lavoratori, portando nel cuore le motivazioni che portarono Papa Pio XII nel 1955 ad arricchire e valorizzare questa giornata di festa.

Un gesto semplice che ha visto la partecipazione di una cinquantina di persone: un pellegrinaggio a piedi dalla sede della Giotto con meta finale la Basilica di Sant’Antonio, dove partecipare alla Messa, a cui sono seguite una preghiera a san Giuseppe davanti alla sua Cappella e un’agile colazione insieme in uno dei chiostri della Basilica. Al ritorno in sede, sempre a piedi, un gruppetto ha completato la giornata di condivisione con un allegro pranzo al sacco.

 

Lettera d’invito

L’omelia di padre Alberto Tonello